30 gennaio 2002
Il giornale Leggo, distribuito gratuitamente in Stazione e pubblicato da uno degli azionisti privati di Grandi Stazioni, il Gruppo Caltagirone, ha pubblicato ieri la notizia che le linee guida dell’intervento di ristrutturazione della Stazione Centrale sono state approvate ma non dice da chi.
Probabilmente il Ministro delle Infrastrutture Lunardi ha dato il via libera al progetto definitivo.
Non si sa se le numerose osservazioni della Soprintendenza di Milano e del Comune presentate in Conferenza di Servizi sono state accolte o piuttosto ignorate, come la Legge Obiettivo consente.
I Verdi, il Coordinamento dei Gruppi Consiliari di Opposizione e Italia Nostra non hanno ricevuto alcuna risposta alle proprie osservazioni inviate al Ministero all’inizio di dicembre.
Il Ministero tace, Grandi Stazioni si vanta di avere avuto il via libero al proprio progetto contestato da molti.
La Legge Obiettivo è stata utilizzata come grimaldello per aggirare le perplessità della Soprintendenza e del Comune di Milano. Lo Stato non ci mette una lira direttamente, il suo contributo arriva tutto tramite le Ferrovie dello Stato. E tuttavia il ricavo degli affitti dei nuovi spazi commerciali andrà tutto a Grandi Stazioni: costi a carico dei cittadini, ricavi ai privati.
Grandi Stazioni ha presentato il progetto alla “Mobility Conference Exhibition” promossa da Assolombarda martedì 21 gennaio scorso. L’arch. Tamino è stato duramente contestato dal consigliere di zona 2 dei Verdi Aprea. Alcuni giornali lo hanno intervistato ma la difesa del progetto appare debole, a fronte delle critiche ricevute.
I nuovi soppalchi nelle biglietterie laterali e nei grandi saloni al primo piano attentano alla monumentalità dell’edificio. Tra l’altro i 6 grandi dipinti delle città d’Italia del pittore futurista Marcello Nizzoli nella sala d’aspetto saranno tagliati in due dal soppalco.
Nella presentazione, rispondendo ad una domanda sulla grande bussola di vetro posta all’ingresso dell’attuale salone biglietterie, è sembrato che questo sarà utilizzato solo per grandi eventi organizzati da Grandi Stazioni, come sfilate di moda, mostre del mobile, spettacoli, e non sarà più attraversato dai flussi dei passeggeri. Questa privatizzazione del percorso più breve per raggiungere i treni non è accettabile !
Non sembra che sia ancora stato calcolato il tempo che i passeggeri impiegheranno per raggiungere i treni con i nuovi percorsi per confrontarlo con il tempo attuale.
Dal metrò ai binari centrali si impiegano ora 2 minuti e mezzo con le scali mobili, di cui un minuto sulle scale mobili ed il resto a piedi. Quanto ci vorrà con le nuove rampe mobili e i nuovi percorsi, che sono lunghi il doppio ? Ancora non si sa, il programma per calcolarlo non è ancora pronto, ma secondo Grandi Stazioni i percorsi saranno “ottimizzati”.
Quanto tempo perderanno i passeggeri per passare davanti alle vetrine dei nuovi negozi del centro commerciale ? L’ottimizzazione consisterà nel fare acquisti ? Sarà come negli autogrill in cui per uscire ci si deve inoltrare in un labirinto di scaffali di esposizione di merci ? Come sarà compensato il tempo perso dai passeggeri per passare davanti alle vetrine dei negozi ?
I passeggeri pagheranno la ristrutturazione due volte: con le tasse che pagano e con il tempo che perdono.
Ora i Verdi intensificheranno in tutte le sedi l’opposizione al progetto per convincere il Ministro Lunardi che non può essere portato al CIPE nell’attuale versione, scavalcando i pareri della Soprintendenza, Comune, partiti, associazioni e professionisti che hanno espresso forti critiche.
E’ stato aperto il sito web.tiscali.it/stcentrale che raccoglie le tavole del progetto e le critiche sollevate finora da istituzioni e singole persone.
Il Consigliere Regionale dei Verdi Monguzzi ha presentato oggi un’interrogazione per sapere se la Regione Lombardia è stata invitata alla Conferenza di Servizi e quale è stato il suo parere.
Si terrà a breve un convegno sul progetto in cui le critiche saranno portate all’attenzione dei milanesi e degli utenti della Stazione Centrale.
La Stazione Centrale è una delle più belle al mondo e non può essere sconvolta da un progetto le cui uniche finalità sembrano essere il suo sfruttamento commerciale per recuperare i costi eccessivi (85 milioni di euro) di un progetto irrazionale.
A chi andranno tutti questi soldi, per la maggior parte pubblici e quindi di tutti gli Italiani ? Chi vincerà il mega-appalto di 260 milioni di euro delle 13 grandi stazioni italiane ? Se il progetto di Milano ha tanti difetti come sono gli altri 12 ?
Tutte domande a cui la risposta arriverà presto, visto che l’appalto sarà chiuso entro l’estate ed i lavori inizieranno in autunno.
Il progetto sembra una ripetizione della vicenda della Scala dove si è voluto effettuare una ristrutturazione radicale quando era sufficiente un intervento molto più limitato, in modo da chiudere il teatro per due anni, lanciare il Teatro degli Arcimboldi e favorire così la vendita degli appartamenti del quartiere Bicocca, da cui peraltro molti abitanti stanno già scappando per mancanza di servizi.
I Verdi di Milano