La stazione Centrale diventerà come un hub

La ristrutturazione servirà anche a combattere il degrado

Passeggeri in attesa ieri, nonostante lo sciopero, sulle panchine della «vecchia» stazione di Ulisse Stacchini ad aspettare i pochi treni in partenza. Ma nel futuro, le attese saranno più confortevoli. Parola della società Grandi Stazioni, che ha presentato il progetto di restyling della stazione Centrale. Costerà 85 milioni di euro (il più costoso tra i 12 progetti di rinnovo delle stazioni). I lavori partiranno dopo l'estate e dureranno almeno due anni. L'intervento riguarderà 50 mila metri quadrati coperti sui 316 mila di pertinenza dello scalo, ed è stato progettato da Marco Tamino, docente a Firenze e collaboratore della Grandi Stazioni, che è anche il committente.

L’architetto Tamino spiega le caratteristiche dell'intervento: «Saranno tolte tutte le sovrastrutture - come insegne, biglietterie e shop - che saranno ricollocate in una galleria commerciale di nuova concezione ricavata al di sotto del livello della banchina dei treni. Questo sarà anche un nuovo asse d'ingresso alla stazione, al quale si accede dalle due piazze, Luigi Savoia e IV Novembre, che verranno risistemate con pensile per ospitare le fermate dei taxi. La Galleria delle Carrozze, infatti, dove ora si aspettavano i taxi, sarà pedonalizzata, ma non vetrata, come da richiesta della Soprintendenza. Dal nuovo asse commerciale si salirà al livello dei treni con tapis roulant, nuove scale e 10 ascensori». Verranno rifatte anche le rampe di accesso che portano dalla metropolitana alla stazione, che saranno illuminate da un grande vetrata. Infine, la hall d'ingresso sarà liberata dalle biglietterie (che saranno nell’asse commerciale) e potrà essere utilizzata anche come spazio per organizzare iniziative culturali».

In sostanza, si tenderà a trasformare la stazione in una sorta di «hub», un po' sul modello della rinnovata Stazione Termini di Roma. Le biglietterie saranno degli spazi simili a quelli delle agenzie viaggi e 400 telecamere collegate con un centro di controllo dovrebbero dissuadere la delinquenza. Il tutto con il nullaosta della Soprintendenza, essendo l'edificio tutelato (articolo 2 del D.Lgs. 490/99).

Di questo «progetto di recupero e adeguamento funzionale» si è discusso nella Conferenza dei Servizi sulle 13 grandi stazioni svoltasi a Roma il 25 novembre. In vista della quale, il Soprintendente ai Beni Architettonici, Alberto Artioli, aveva comunicato di «condividere in generale la soluzione proposta, in particolare per quanto riguarda la rimozione delle molteplici sovrastrutture», muovendo qualche obiezione sull'«invasività» di alcuni collegamenti di risalita tra il nuovo asse commerciale e la parte monumentale della stazione. Il 3 dicembre, il progetto definitivo è stato presentato alle commissioni Urbanistica, Traffico e Commercio del Comune; in questa occasione l'assessore al Traffico Giorgio Goggi ha chiesto perfezionamenti alla fermata dei taxi sulle due piazze laterali. Tutte queste sono indicazioni che risulterebbero accolte o in via di definizione dopo il definitivo via libera al progetto.

Questi passaggi di presentazione, sono stati accompagnati dalle critiche di Verdi, ambientalisti (come Italia Nostra), delle Opposizioni e di alcuni componenti della Zona 2, che hanno realizzato anche un sito Internet (http://web.tiscali.it/stcentrale).

Maurizio Baruffi, dei Verdi, critica soprattutto la chiusura ai taxi della Galleria delle Carrozze: «Il progetto impone la creazione di due pensiline, una in piazza Luigi di Savoia e una su Quattro Novembre, antiestetiche e scomode per i passeggeri, che invece di aspettare i taxi in un luogo riparato, dovranno uscire all'esterno e saranno esposti alle intemperie e agli individui poco raccomandabili che frequentano le due piazze. La Galleria delle Carrozze, durante la chiusura notturna della MM, sarà attraversata solo dai passeggeri accompagnati in auto davanti alla stazione e quindi diventerà un luogo poco frequentato e pericoloso». Critiche sono state mosse anche dai Ds con un volantino: «La Società Grandi Stazioni ha in progetto un grande centro commerciale. Ma Grandi Stazioni e Comune non devono dimenticare che la stazione, prima di essere un centro commerciale, è dei cittadini che viaggiano, per i quali occorre migliorare l'accesso ai binari realizzando percorsi agevoli e biglietterie efficienti».

E siccome l'intervento delle Grandi Stazioni non riguarda lo spazio antistante, c'è già chi si candida a prendere il posto della rimossa «Alba di luce». L'architetto Sergio Asti ha presentato un progetto per una fontana-cascata al centro di un rettangolo erboso sopraelevato di 48x75 metri.

                                                                                                                                    Pierluigi Panza

 

STANZIATI 85 MILIONI DI EURO

STORIA Venne costruita a partire dal 1906 sino agli anni Trenta da Ulisse Stacchini

TRAFFICO Con 320 mila persone al giorno è la seconda stazione d’Italia come volume di traffico

LIVELLI A - 4,50 metri: ci sono magazzini, albergo diurno, impianti e spazi inutilizzati. Al piano terra la Galleria delle Carrozze e le biglietterie. Al primo ( + 7,40 metri) la sala grande e la sede dei binari.

INTERVENTO Riguarderà 50 mila metri quadrati coperti, costerà 85 milioni di euro, i lavori inizieranno dopo l’estate e dureranno almeno due anni