Prequalifica in aprile – La
società difende la scelta del lotto unico
Roma. A giugno partirà la gara per la selezione del general contractor cui verrà affidata la regia unica dei lavori esterni e interni di restauro e ammodernamento delle principali stazioni italiane. Dopo il via libera di venerdì da parte del Cipe, è questo l’orientamento di Grandi Stazioni, la società costituita da Fs (60%) ed Eurostazioni (40%) per la valorizzazione e gestione del network dei 13 scali ferroviari di 11 città capoluogo.
Secondo la tempistica fissata dall’amministratore delegato della Spa, Enrico Aliotti, entro aprile sarà pubblicato il bando di prequalifica, mentre a giugno partirà la gara per la selezione del general contractor e verranno dati 4 mesi per presentare l’offerta, in modo da procedere tra ottobre e novembre all’aggiudicazione e poter iniziare i lavori entro la fine dell’anno. Gli interventi dell’operazione da 582 milioni di euro (per 321 a carico di Grandi Stazioni, per la quota restante cono finanziamenti della legge obiettivo) dovranno concludersi al massimo in tre anni per le stazioni più grandi – come quelle di Milano e Napoli, che occupano superfici, rispettivamente, di 220 mila e 93mila metri quadrati – mentre per le più piccole i lavori termineranno prima (per i due nodi genovesi si prevedono 10 mesi).
Contro il ricorso ad un unico general contractor si è schierata l’associazione nazionale delle imprese di costruzioni (Ance), che per voce del presidente Claudio De Albertis ha contestato la scelta di accorpare gli interventi in stazioni disseminate sull’intero territorio nazionale – da Palermo a Milano- in un unico maxilotto, giudicandola “contraria ad una logica industriale”.
Grandi stazioni, dal canto suo, spiega che la scelta è legata ad una serie di ragioni; anzitutto “quella di poter avere un unico interlocutore a cui rivolgersi, responsabile su tutto il territorio. Nel caso di ritardi o problemi nei lavori che interessano una stazione – aggiungono dalla società – si potranno così evitare ripercussioni sul traffico ferroviario”. Un altro elemento è rappresentato dal “vantaggio di poter avere interventi uniformi con la segnaletica, scale mobili, mezzanini realizzati secondo gli stessi standard, verrà semplificata la gestione e lamnutenzione del 13 scali ferroviari2. Infine, secondo Grandi stazioni, le preoccupazioni dell’Ance dovrebbero essere “alleggerite” alla luce di alcuni fattori: “il criterio dell’aggiudicazione sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e verrà affidato un punteggio maggiore all’offerta che coinvolge il maggior numero di imprese, come prevede il regolamento attuativo della legge obiettivo”.
Ad essere interessati dall’operazione sono dodici scali che generano più del 30% del traffico passeggeri, con 600 milioni di frequentatori l’anno. Si tratta di Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Venezia Santa Lucia, Mestre, Verona Porta Nuova, Bologna Centrale, Genova Brignole, Genova Principe, Firenze S. Maria Novella, Napoli Centrale e Piazza Garibaldi, Bari e Palermo. Mentre per Roma termini che nel 2000 ha fatto da apripista per l’operazione, scatta la fase 2, con la realizzazione di un sottopasso in via Marsala e di un maxiparcheggio.
Spesa per la risistemazione delle grandi stazioni in milioni di euro
Stazioni
|
Edifici ferroviari |
Esterni |
Milano Centrale |
107,228 |
39,672 |
Torino Porta Nuova |
39,358 |
14,622 |
Venezia (Santa Lucia e Mestre) |
17,789 |
14,560 |
Verona |
3,306 |
16,852 |
Bologna Centrale |
22,273 |
36,927 |
Genova (Brignole e P. Principe) |
21,238 |
21,561 |
Firenze S. Maria Novella |
12,359 |
10,408 |
Roma Termini |
--- |
79,308 |
Napoli Centrale |
45,142 |
22,305 |
Bari Centrale |
10,607 |
19,331 |
Palermo |
13,944 |
8,920 |
TOTALE |
293,743 |
284,466 |
di cui: a carico di
Grandi Stazioni |
293,743 |
23,656 |
a
carico legge Obiettivo |
--- |
260,810 |