PERCHE’ I VERDI SONO
CONTRARI AL PROGETTO
Il CIPE ha approvato il 14 marzo scorso il progetto definitivo di ristrutturazione della Stazione Centrale preparato da Grandi Stazioni, la società per il 60 % delle Ferrovie dello Stato e per il 40% privata che ha in gestione le 13 grandi stazioni italiane.
Il costo è di 107 milioni di euro totalmente a carico di Grandi Stazioni, a cui si aggiungono 40 milioni di euro di opere esterne, per il 92% a carico dello Stato.
A fronte di questa enorme spesa ci aspetteremmo dei grossi miglioramenti delle funzionalità della stazione ed un suo restauro integrale, visto che è considerata una delle più belle stazioni del mondo.
E invece si scopre che unico scopo del progetto è di aumentare il più possibile gli spazi commerciali riempiendo gli spazi monumentali di soppalchi. Così Grandi Stazioni potrà finanziare il costo del progetto con gli affitti dei locali ma la Stazione verrà irrimediabilmente rovinata e diventerà un autogrill.
La Sovrintendenza ha cercato di limitare i danni ed ha fatto togliere i soppalchi dalla Galleria delle Carrozze e dal Salone Biglietteria. Ma non è riuscita ad evitare che il pavimento della Galleria di testa venisse bucato da 6 rampe mobili.
Nei quattro saloni al piano dei binari e nelle biglietterie laterali non si sa ancora cosa succederà. La Sovrintendenza ha auspicato che i soppalchi vengano soppressi o almeno distanziati dalle pareti, i Verdi hanno ottenuto in sede CIPE che questa richiesta diventasse una prescrizione per il progetto esecutivo.
Molto dipenderà dalla forza con cui la Sovrintendenza difenderà la sua posizione rispetto alle pressioni di Grandi Stazioni. Le grandi sale potrebbero riprendere la loro funzione originaria di sale d’aspetto e sale ristoranti, con il restauro delle decorazioni e degli arredi originali. Si pensi ai dipinti futuristi di Marcello Nizzoli, già compromessi dal soppalco del Club Eurostar e che verrebbero tagliati in due all’altezza di 3 metri.
Un’altra questione aperta sono le 4 rampe mobili di collegamento con il metro che arrivano in mezzo alla Galleria delle Carrozze e che rendono impossibile il transito dei taxi, i cui posteggi saranno spostati sulle due piazze laterali, sotto enormi e antiestetiche tettoie.
I Verdi, Italia Nostra e la Sovrintendenza hanno chiesto che i taxi continuino ad utilizzare la Galleria delle Carrozze e che l’accesso al metro venga spostato, Grandi Stazioni dice che ci sta pensando.
E vediamo gli aspetti funzionali.
Attualmente i passeggeri in partenza incontrano prima la biglietteria e da lì salgono con 2 scale mobili al piano dei binari. Chi ha già il biglietto può arrivare ai binari.direttamente con altre 4 scale mobili laterali. I passeggeri in arrivo hanno 4 scale mobili dirette per il piano terreno.
Il progetto costringe tutti a utilizzare 4 rampe mobili in salita e 2 in discesa con due rampe collocate in un unico punto, una nuova galleria sotto la galleria di testa, dove è anche affacciata la nuova biglietteria.
Per arrivarci dal metro si dovrà percorrere un lungo e stretto passaggio aperto in mezzo agli scaloni laterali, al posto delle scale mobili che vengono eliminate.
I percorsi si allungano, se si è di fretta si dovrà correre lungo le rampe mobili, o usare le scale.
L’accesso ai taxi diventa più scomodo. Invece di salire e scendere al riparo della Galleria delle Carrozze si dovrà andare nelle piazze laterali. Anche qui i percorsi si allungano, in Piazza Luigi di Savoia per prendere il taxi si dovrà percorrere 65 metri sotto la tettoia.
E tutto questo per passare davanti alle vetrine dei nuovi negozi !
I Verdi chiedono garanzie che il progetto esecutivo venga pesantemente modificato dal Contraente Generale rispetto al progetto definitivo, o, se questo non è possibile, che la Stazione Centrale di Milano sia stralciata alla Legge Obiettivo e che il progetto segua l’iter normale di approvazione.
No al sacrificio della funzionalità e
monumentalità della Stazione per trasformarla in autogrill