ITALIA NOSTRA
COORDINAMENTO COMITATI MILANESI
In discussione il Progetto Grandi Stazioni
NASCE L'ALLEANZA CIVICA PER TUTELARE E RIQUALIFICARE LA STAZIONE CENTRALE E IL SUO DISTRETTO
Milano, 8 maggio 2002.
120 milioni di frequentatori all'anno (320.000 ogni giorno), 500 treni al giorno, una superficie totale di 220.000 mq; questa è la Stazione Centrale di Milano, monumento storico della città ed epicentro di un distretto urbano tra i più importanti e problematici dell'area metropolitana.
Nel corso di un incontro pubblico svoltosi ieri sera e promosso da Italia Nostra e dal Coordinamento Comitati Milanesi, è stato sottolineato con preoccupazione il silenzio che sta accompagnando l'esame, da parte della Sovrintendenza ai beni architettonici, del progetto della società Grandi Stazioni per incrementare di oltre 22.000 mq la superficie commerciale della Stazione con un investimento di oltre 79 milioni di euro (153 miliardi di lire).
La Stazione e l'area circostante hanno bisogno di interventi di riqualificazione per superare lo stato di degrado e di incuria in cui si trovano ma la qualità del progetto presentato lascia perplessi ed è sorprendente che l'intervento non venga coordinato dal Comune con un piano di riorganizzazione del territorio circostante partendo dalle piazze Luigi di Savoia e IV Novembre.
Migliorare la Stazione Centrale, fornendo maggiori servizi di natura commerciale è auspicabile, a patto che non venga stravolta la funzione storica di porto d'entrata e d'uscita della città trasformando la Stazione in un ennesimo centro commerciale.
Nel corso dell'incontro sono intervenuti rappresentanti delle associazioni commercianti, degli albergatori, degli utenti del trasporto pubblico e della facoltà di architettura e sono emersi diversi e sostanziali rilievi al progetto Grandi Stazioni che vanno dalla chiusura con vetrate della galleria delle carrozze, alle nuove balconate nel salone delle biglietterie, ai soppalchi previsti nelle quattro grandi sale della stazione, allo spostamento delle auto all'esterno, all'eliminazione di tutte le scale mobili dirette dal piano terra al piano dei treni, alla sostituzione di importanti e preziosi manufatti con materiali di qualità inferiore.
Inoltre sono stati messi in rilievo il problema dei parcheggi intorno alla stazione e del riutilizzo degli spazi lungo via Ferrante Aporti e Sammartini.
Per garantire un confronto pubblico sul futuro della Stazione e del suo distretto partecipando al dibattito per la produzione di un progetto complessivo di riqualificazione si è deciso di dar vita ad una coalizione civica formata da Italia Nostra, Comitati e associazioni degli operatori economici che come primo atto prevede la richiesta di una audizione pubblica delle Commissioni Urbanistica ed Edilizia del Consiglio Comunale.